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Iris Italia - Assistenza a Domicilio | 21 SETTEMBRE: GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER

 21 Set 2016

Il 21 settembre si celebra in tutto il mondo la XXIII Giornata dell’Alzheimer. Numerosi gli appuntamenti organizzati in molte città italiane tra convegni, incontri e iniziative di sensibilizzazione. 


Giornata Mondiale Alzheimer 2016Istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International, l’iniziativa testimonia la crescita di un movimento internazionale che ha l’obiettivo di creare una coscienza pubblica sui problemi legati alla malattia e avvicinare malati, familiari, associazioni e operatori  che quotidianamente la affrontano. 
In Italia questa malattia colpisce circa seicentomila persone e l’assistenza ai malati costa ogni anno 11 miliardi di euro, di cui il 73% è completamente a carico delle famiglie. I dati Censis di quest’anno mostrano come il numero di italiani colpiti dall’Alzheimer sia in aumento rispetto a dieci anni fa. Nel 2006 erano infatti 520mila e avevano un’età media di 77,8 anni, rispetto a quella di 78,8 stimata oggi, con un 5% sul totale dei casi di forme precoci. 
In tutto il mondo sono molti i fondi investiti nella ricerca di una cura per l'Alzheimer, malattia dovuta a un accumulo anomalo di proteine nel cervello, e numerosi sono gli studi scientifici in corso. Purtroppo però, al momento, non esistono farmaci in grado di curarla e la diagnosi resta molto complicata, poiché è difficile distinguerla da alcune forme di demenza, da quella cardiovascolare o dei corpi di Levy che interessano altri 600mila italiani. Attualmente ci vogliono circa due anni per ottenere una diagnosi e un arco di tempo così lungo gioca un ruolo molto negativo nel trattamento che, se iniziato precocemente, offrirebbe risultati migliori e rallenterebe il progresso della malattia.
Sebbene la perdita di memoria sia il campanello di allarme più conosciuto di questa malattia neurodegenerativa, non è l’unico sintomo da tenere sotto controllo. Ci sono altri elementi che vanno tenuti a mente, come ad esempio la perdita di inibizione, la difficoltà a leggere, a scrivere e a parlare. Un recente studio condotto dalla Northwestern University e dall’Alzheimer’s Disease Centre dimostra infatti come, a seconda della parte di cervello interessata, siano diversi i sintomi sviluppati. 

Per informazioni sulle iniziative e gli appuntamenti in tutta Italia, visitate la pagina dedicata all'evento http://www.alzheimer.it/iniziat2016.html.



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