25 Nov 2016
Si vive più a lungo e ci si ammala di meno.
Lo stato di salute e gli stili di vita degli italiani, si sono trasformati nel tempo e hanno dato importanza della prevenzione, dagli screening alle vaccinazioni.
Ogni giorno che passa l’aspettativa media di vita si protrae di sei ore, di fatti, la longevità è una grande conquista di questo secolo, ma l’età media varia da regione a regione. Ad esempio, chi nasce nel meridione ha un'aspettativa di vita più bassa rispetto a chi nasce nel Settentrione
Questo può essere imputato ad un quadro economico preoccupante che stiamo vivendo. Le aspettative di vita sono diverse da regione a regione ha un significato allarmante: ovvero luoghi della stessa nazione che vengono paragonati a Paesi diversi: il sud Italia alla Bulgaria e il nord Italia alla Svezia.
Frutto del miglioramento delle condizioni di salute è la diminuzione della mortalità infantile. Di fatti, dagli anni 60 agli anni 70 il numero di bambini deceduti va dal 44% a poco più del 30%, ogni 1000 nascite.
Nonostante questo, il numero delle nuove nascite è in netto calo, mentre, proporzionalmente, aumenta quello degli anziani.
Anche se ad oggi si muore più tardi, la maggior parte dei decessi, però, sono causati da malattie diverse rispetto al passato. Aumentano tumori e patologie cardiovascolari e diminuiscono quelle infettive. Proprio su quest’ultimo punto, infatti, si evidenzia, che dal 2010 c’è stato un calo delle vaccinazioni dei bambini. Le motivazioni espresse dai genitori sono le mancate informazioni e rassicurazioni sull'efficacia e relative controindicazioni dei vaccini, che, non illustrate chiaramente dai medici, sono costretti a consultare sul web e sui social network estremamente dannosi per chi non è a conoscenza di quali cure scegliere.
Percorrendo cosa è cambiato negli ultimi 50 anni, si evince che negli anni 80 una visita privata era considerata una preferenza, oggi, invece, gli italiani le scelgono sempre più poiché le liste di attesa pubbliche sono troppo lunghe. In questo mezzo secolo di storia, si può anche dire che l’uso quotidiano di medicine ha migliorato la vita soprattutto a quelle persone che soffrono di malattie croniche.