03 Mag 2017
Presentano un rischio maggiore del 9% di attacco cardiaco, coloro che hanno il gruppo sanguigno di tipo A, di tipo B e di tipo AB, rispetto a coloro con gruppo sanguigno di tipo 0.
Si evince da uno studio dei Paesi Bassi, dove i ricercatori hanno condotto un’analisi esaminando circa 1,3 milioni di adulti. Dalla ricerca è emerso che l’1,5% dei partecipanti con gruppo sanguigno di tipo A, B o AB, ha avuto un attacco cardiaco rispetto alla percentuale dell’1,4% di coloro con gruppo sanguigno di tipo 0.
Inoltre, il 2,5% dei partecipanti aventi gruppo sanguigno A,B o AB è incorso in un attacco cardiovascolare rispetto al 2,3% dei partecipanti con gruppo sanguigno tipo 0.
Presenta, quindi, un rischio superiore al 9% per episodi coronarici e cardiovascolari, nello specifico l’infarto miocardio, possedere un gruppo sanguigno differente dallo 0.
Ciò potrebbe essere spiegabile nel fatto che i possessori di sangue diversi da 0, presentano una concentrazione più elevata di una proteina coagulante denominata fattore di von Willebrand, associata ad episodi trombotici.
Pubblicato su Centro Medico Iris Italia