01 Giu 2017
Se le pupille del relatore e dell’ascoltatore si armonizzano e si dilatano contemporaneamente, si è certi di essere ascoltati e di aver richiamato l’attenzione. Si evince da uno studio americano, secondo il quale le persone espressive entrano in sintonia con il loro pubblico, specialmente se lo stesso comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d'animo del relatore.
I ricercatori evidenziano che le nostre pupille tendono a dilatarsi a seconda della quantità di luce che penetra nell'occhio ma rispondono anche alle informazioni che vengono acquisite istante per istante.
Durante la ricerca, gli studiosi, hanno invitato alcuni studenti con età maggiore ai 18 anni, che non presentavano difetti né visivi né uditivi, a sottoporsi alla visione di 8 filmati dove i personaggi raccontavano avvenimenti della loro vita e dei quali 4 risultavano essere più espressivi rispetto agli altri 4.
Nel corso della proiezione, i ricercatori hanno monitorato la dilatazione delle pupille dei partecipanti, mediante un dispositivo ad infrarossi che esamina i movimenti oculari per analizzare il grado di attenzione nell’osservazione.
Dall’osservazione è risultato che i partecipanti erano maggiormente impegnati a vedere i filmati di coloro che risultavano più espressivi e che, le pupille tendevano a dilatarsi quando coincidevano con quelli degli oratori e quando i partecipanti cercavano di immedesimarsi negli stati d’animo dei raccontatori.
Da questo esperimento si deduce che, non solo gli occhi rispecchiano il nostro stato d’anima ma possono condurre anche alla connessione di due menti.